Rischi

I rischi relativi agli impianti di vene ed arterie artificiali sono sostanzialmente di due tipi, sul breve o lungo periodo. 


  • Breve: il rischio maggiore in questo caso è il rigetto, ovvero l'organismo in cui vengono immessi i vasi artificiali non risponde come da previsione, e cerca di contrastare gli innesti piuttosto che accoglierli; si possono sviluppare reazioni allergiche anche gravi, shock anafilattici e in casi estremi anche decesso. Ovviamente vengono prese sempre moltissime precauzioni, controllando in vitro la compatibilità delle cellule con i materiali sintetici, ma gli esperimenti non possono tener conto dell'ambiente reale. Con le nuove tecnologie che sviluppano le vene a partire da cellule staminali vascolari si evita questo rischio: le cellule utilizzate per la costruzione dei vasi sanguigni artificiali sono esse stesse autologhe, cioè provenienti dall'individuo che subirà poi il trapianto.
  • Lungo: qui invece il rischio maggiore è quello di occlusione: spesso le vene di materiale sintetico dopo qualche anno tendono a chiudersi pian piano, a causa dell'imperfetta interazione tra vena e organismo, fino ad arrivare alla generazione di trombi possibilmente fatali. Anche in questo caso, con le nuove vene create a partire dalle staminali, il rischio di coaguli diminuisce esponenzialmente, in quanto si gode di una maggiore pervietà proprio per la natura autologa degli innesti. 

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